Qualche giorno fa mi sono incontrata con due “vecchie” amiche , di quelle speciali, che , per una incredibile coincidenza, sono anche colleghe.
Ci conosciamo da quasi 20 anni.
Siamo tre donne che, seppur diversissime, fisicamente e caratterialmente, hanno molto in comune:
- siamo donne over cinquanta
- siamo tre mamme presenti e ( loro ) anche super nonne
- abbiamo un’attività ricettiva extra alberghiera da quasi venti anni
- mandiamo avanti la nostra attività da sole
- ci assumiamo le responsabilità dei nostri successi ed errori
Tutte e tre crediamo che tutto è possibile e le nostre vite lo dimostrano, ma …
C’è un ma che ogni anno diventa più evidente.
Entrambe hanno deciso, anni fa, che la tecnologia non faceva per loro. Hanno portato avanti le loro vite e le loro attività cercando ostinatamente di ignorare i cambiamenti in corso. Nonostante le mie sollecitazioni si son sempre rifiutate non solo di formarsi ma anche di informarsi sul mondo dei social, sulle funzionalità di un sito web, su tutto quello che, nel giro di pochi anni, è diventato parte fondamentale del nostro lavoro.
Nel 2012 quando io mi son trovata ad occuparmi di bed and breakfast a tempo pieno, mi son resa conto di quanto stava succedendo e ho iniziato a condividere con loro le mie nuove conoscenze e consapevolezze.
Ancora una volta hanno deciso che non faceva per loro.
Non hanno creduto che tutto è possibile.
Invece di puntare su loro stesse hanno scelto di credere che la tecnologia non solo non fosse alla portata delle persone mature ma fosse ” cosa da uomini “.
Essere un gestore di una attività ricettiva oggi ed ignorare il mondo social ed il web in generale è pura follia. Se pensi ancora di combattere a colpi di fax contro Booking, Expedia ed Airbnb vuol dire che hai ostinatamente deciso di ignorare il fatto che c’è una rivoluzione digitale in corso.
Per come la vedo io se non sei nata in epoca digitale hai due possibilità.
O ti affidi completamente ad altri o ti formi.
Le mie amiche hanno scelto la prima strada ma hanno commesso, negli anni, alcuni errori.
Te li elenco così li eviti.
- si sono affidate a figli, mariti, parenti vari che le aiutavano gratuitamente. Errore gravissimo che ho visto fare da tanti gestori. Nella maggior parte dei casi non prendono seriamente l’impegno e si finisce con il litigare ottenendo un doppio danno: il business va male ed i rapporti familiari sono tesi.
- si sono affidate al professionista amico, figlio o fratello di amici solo perchè costava poco. Anche in questo caso il business non andrà bene : essendo pagato poco crederà di dover fare poco ed alla fine ed i rapporti saranno compromessi.
- si sono affidate a professionisti più seri, estranei con i quali però non hanno rapporti continuativi. Avendo loro deciso che non ci capiscono nulla non chiedono, non si confrontano, non parlano. Errore gravissimo: senza sinergia tra chi comunica e chi accoglie la gestione diventa problematica. Molto.
Io ho scelto la seconda strada.
E’ oggettivamente difficile, non lo nego: ho fatto molta fatica a capire come funziona questo mondo ed ancora oggi so’ di non sapere e mi capita spesso di sbagliare. E’ un mondo che cambia velocissimamente , non è facile stargli dietro.
Richiede una formazione continua e tanto tanto tempo.
Ma ogni risultato raggiunto è un traguardo che in cuor mio festeggio.
Credete a me: la vecchiaia non è una questione di età: a fare la differenza è soltanto la testa. Sapete che in America hanno coniato un nuovo termine?
WHIP, Woman who is Hot, Intelligent and in her Prime
Donna tosta, intelligente e nel fiore degli anni
Gli esempi non mancano, in America ma anche in Italia.
Quindi amica cara, gestore navigato o in procinto d’aprire, se anche tu non sei più una ragazzina ma vuoi gestire il tuo B&B in maniera attiva e consapevole non smettere di credere che tutto è possibile.
Investi su di te, chiedi, studia, informati.
Se un giorno poi deciderai di affidarti ad altri saprai scegliere il professionista migliore per te e, cosa più importante, saprai cosa chiedergli.
L’unica cosa che non è possibile fare quando avete cinquant’anni
è fingere di averne venti.
Tutto il resto è possibile.
Lucy Kellaway, ed. Financial Time