Sono qui per te!
Mi presento. Mi chiamo Cinzia.
Marzo 2023. Sono in un momento della mia vita sicuramente di grande cambiamento ma, fortunatamente, una certezza mi accompagna: sapere che occuparmi di accoglienza è un privilegio.
Accogliere è, innanzi tutto, fare spazio al nuovo che arriva, accorciare le distanze.
Ti confesso che mi considero una donna molto fortunata.
Ispiratrice sempre, anche mio malgrado, sono riuscita a fare di un mio talento, accogliere, una professione.
Non mi considero né un’insegnante né, tanto meno, una maestra ma, piuttosto, una praticante dell’accoglienza, quella con tutto il cuore, da oltre un ventennio, che pensa che quest’amore possa essere comunicato e che si offre, con immenso piacere, per accompagnarti, se lo vorrai, su questa via.
La via dell’accoglienza.
Sono una donna concreta e pragmatica, una donna del fare: se sceglierai di lavorare con me ti renderai conto che vado velocemente al sodo.
So ascoltare, accogliere, se preferisci: mi siederò al tuo fianco, accoglierò tutto quello che vorrai condividere con me, e poi te lo restituirò aiutandoti a fare il primo passo (il più difficile).
Sono una donna strategica: vivo costantemente nel mondo delle possibilità e si, per me, tutto è possibile, anche proporti una riflessione profonda su cosa significhi accogliere e manifestare accoglienza nella nostra vita senza occuparci di ospitalità turistica.
Tutti i contenuti da me proposti nei primi tre anni di Blog hanno avuto un solo scopo: rendere ogni giorno più sincera, autentica e significativa la tua accoglienza.
Sono stata io stessa Host per oltre 20 anni e so quanto sia difficile districarsi in questo mondo dell’extra alberghiero (tra leggi e balzelli di non facile interpretazione) e trovare un giusto equilibrio tra tutte le cose da fare ed il nostro desiderio di accogliere in maniera autentica.
In questo momento il mio bed and breakfast è chiuso: uno dei miei figli è diventato papà ( e io, di conseguenza, nonna ) e il b&b è diventato la loro casa.
Perché quando si parla di accoglienza si parla proprio di questo: di creare uno spazio emotivo ma anche fisico per un nuovo ospite o, nel mio caso, una nuova vita.
Se mi segui e mi leggi da tempo sai bene che è non mi è mai interessato particolarmente fornire informazioni quantitative anche se a volte, per necessità, l’ho fatto.
Credo che ci sia un mondo là fuori molto più bravo ed aggiornato di me (ad iniziare da Google) che può insegnarti come fare questo e quello, praticamente.
La mia intenzione è sempre stata quella di proporti un lavoro più qualitativo, di aiutarti ad accogliere proponendoti il mio personalissimo punto di vista e, soprattutto, la mia esperienza ventennale.
Tutto quello che ti ho raccontato in anni è qualcosa che ho sperimentato personalmente, che ho visto funzionare nella mia accoglienza e nella mia vita e che penso possa funzionare anche per te.
Il mio motto in una citazione?
Gli esseri umani saliranno sempre al loro stato più elevato quando vedranno altre persone che lo hanno raggiunto.
Perché’ se scegliamo di mostrare ciò per cui siamo stati creati, anche altri avranno il coraggio di farlo.
D. Martin
Quello che vorrei provare a fare, da oggi in avanti, è continuare ad occuparmi di accoglienza, della tua accoglienza, del tuo essere accogliente nei confronti della vita, partendo dal presupposto che accoglienza non è solo una questione di fare o non fare qualcosa, ma è un modo di essere, è un principio spirituale del quale possiamo innamorarci e, a quel punto, averlo sempre con noi.
Accogliere può essere un “lavoro”, utile e anche redditizio, ma potrebbe essere anche una vocazione, la tua vocazione, la mia, nella misura in cui ci permettiamo di manifestare questo nostro talento come dono per gli altri.
Credo ce ne sia un grande bisogno, perché la vera differenza tra un’accoglienza “normale” ed una accoglienza “indimenticabile” passa proprio da qui: dallo spirito con il quale accogliamo, dallo stato d’animo con il quale apriamo la nostra casa, i nostri cuori.
Come ti ho detto sono in fase di cambiamento: non so ancora bene come riuscirò a fare tutto questo, ma so che lo voglio fare, lo devo fare. E spero tu voglia farlo con me.
Restiamo in contatto
Dopo un anno di e con Metamorfosi, eccomi finalmente pronta per la svolta che la vita mi sta chiedendo oggi: continuare a parlare di accoglienza occupandomi sempre meno del fare (degli aspetti quantitativi o orizzontali, assolutamente necessari se sei Host) e sempre più dell’essere, cioè degli aspetti qualitativi, verticali.
L’accoglienza può essere un lavoro, a volte anche ingrato, può essere un talento, può diventare una vocazione (anche di questo parleremo) ma, prima di tutto è un principio spirituale, un modo di essere.
𝙴𝚜𝚜𝚎𝚛𝚎 𝙰𝚌𝚌𝚘𝚐𝚕𝚒𝚎𝚗𝚣𝚊, la mia nuova newsletter: un modo nuovo di parlare di accoglienza.