Cinzia Pedrani,Mi son persa la Domenica

Mi son persa la domenica

Ebbene si, da quando sono una Host mi sono persa la domenica, intesa come giorno festivo, diverso, scandito da ritmi ed attività diverse.

Se sei un gestore di bed and breakfast sicuramente sai già cosa sto’ per raccontare, se invece ancora non lo sei ma ci stai pensando, ti consiglio di leggere con attenzione questo post e fare le tue valutazioni.

Una premessa: come ti dicevo parlando della Casa Perfetta

Quando parlo di Bed and Breakfast in questo blog mi riferisco sempre alla sua formula “originale”:  camere (con bagno) all’interno di case private in cui vive la famiglia ospitante. Gli Host!

Esistono sicuramente realtà diverse, con una gestione diversa ma in questo blog io prendo spunto dalla mia attività e dalla mia gestione. Così è.

Fatta questa doverosa premessa, vediamo di capire perchè affermo che mi sono persa la domenica. E anche tutte le giornate festive, in realtà.

L’idea di questo post mi è nata grazie alla mia amica Mirella. Ogni venerdì, prima o dopo la nostra lezione di yoga, esclama sollevata “finalmente venerdì, abbiamo due giorni di riposo “. E ha ragione. Se hai un lavoro “classico” di norma sei impegnato dal lunedì al venerdì. Sabato e domenica sono liberi, hanno orari, ritmi ed impegni diversi.

Se gestisci una struttura ricettiva invece la tua settimana è differente.

Le tue giornate si susseguono con attività simili, i tuoi sabati e le tue domeniche hanno gli stessi ritmi, orari, impegni degli altri giorni. Non cambia nulla, anzi, a volte sono anche più complicate.

Colazioni, check out, riordino, pulizia e poi di nuovo check in si susseguono ininterrottamente o quasi, intensificandosi spesso durante i giorni ” di festa ” che finiscono per essere giornate più impegnative di quelle ” feriali “.

Principalmente per due motivi.

  • i tuoi ospiti, salvo eccezioni, sono in modalità relax e quindi hanno tempi lunghissimi: il breakfast diventa facilmente un brunch e l’orario del check out slitta tragicamente
  • i tuoi familiari ed amici sono in modalità relax , hanno aspettative da giorno di festa e anche se fai questo lavoro da quasi 20 anni, fanno fatica ad accettare che per te non è così

Ricordi cosa scrivevo nel primo post del blog? Dal dire al fare accoglienza . Ti parlavo di eticità e ti dicevo:

… quando la tua casa diventa un bed and breakfast la tua vita non è più la stessa … Credo sia molto importante in fase decisionale  portare l’attenzione alle persone che vivono con noi. Anche la loro vita cambierà, proprio nel quotidiano ed e’ quindi molto importante che loro ne siano consapevoli e che ti appoggino completamente.

Questa è una delle cose delle quali tener conto se si ha una famiglia o una relazione.

Perché per gli altri non è facile capire ed accettare la nostra bizzarra vita, almeno questa è la mia esperienza.

Capire cosa?

  • che ami il tuo lavoro e ti va bene così, domeniche comprese
  • che hai imparato ad approfittare delle ore libere quotidiane ( nel mio caso dalle 11 alle 16, indicativamente ) per fare le cose che ami
  • che non temi l’attesa , che caratterizza spesso le tue giornate e/o serate, anche festive, ma anzi, ne hai fatto un tempo prezioso per te
  • che non hai bisogno di organizzare ” qualcosa di particolare ” per il tuo week end perchè sai che potrai fare ” qualcosa di particolare ” ogni giorno

Mi sono persa la domenica, è vero, e con lei anche tante giornate festive, non ho una vita sociale e sono in difficoltà ogni volta che qualcuno mi invita a cena. Verissimo.

Ma amo il mio lavoro e non considero tutto questo una perdita ma semplicemente una diversità: ho una vita differente, le mie giornate sono scandite da orari e ritmi differenti da quelli della maggior parte delle persone, e, parafrasando Elisabeth Gilbert in Big Magic

Ho deciso di andare incontro a questo destino con allegria e pochi drammi

perché quel che sono come Host è solo una mia scelta.


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