Cinzia Pedrani, letture di luglio 2019

Letture del mese, luglio 2019

Luglio, col bene che ti voglio …

Quattro i libri letti questo mese.

Tre libri diversissimi, letture non programmate ma arrivate a me “per caso” ed una rilettura, ispirata dall’amica Manuela.

Il mese e’ iniziato con un romanzo/saggio  biografico di Elisabeth Gilbert.

Mi e’ apparso tra gli e-book consigliati, in base ai miei gusti, su e-kindle.

L’ho iniziato, scaricando l’estratto ( cosa che faccio spessissimo per valutare un libro ) e poi ho dovuto assolutamente acquistarlo.

La mia curiosita’ per l’argomento mi ha stupita: probabilmente mi sono identificata nei dubbi, nelle perplessita’ e nel bisogno di “conoscere” dell’autrice o forse e’ giunto il momento per me di fare pace con lui. Il matrimonio.

E’ un libro che si legge facilmente ( io l’ho divorato in un week end al mare, quello del mio compleanno ) che ti arricchisce di una visione piu’ ampia sulla storia di questo rito, su usi e costumi di un tempo ma anche contemporanei, sui significati diversi che, a seconda del luogo e del periodo storico di appartenenza, gli vengono conferiti.

La tradizione  che mi e’ sembrata piu’ interessante e’ sicuramente quella del popolo hmong: al matrimonio vengono invitate tantissime persone, parenti ed amici. Ciascuno dona del denaro. La prima notte di nozze i giovani redigono un diario preciso con nomi e cifra donata. E’ consuetudine che questa cifra venga usata come un finanziamento, un micro credito, per avviare una impresa che permettera’ poi ai due sposi di rendere, con i dovuti interessi, la cifra in occasione di altri matrimoni.

Un modo davvero intelligente ed efficace in un paese in cui regnano il caos economico e la poverta’ piu’ estrema.

Giuro che non mi sposo, E.G.

La piu’ originale mi e’ sembrata quella dell’Iran moderno:

le giovani coppie possono chiedere a un mullah di rilasciare loro un permesso speciale di matrimonio chiamato sigheh: un lasciapassare di ventiquattro ore che consente alla coppia di essere «sposata», ma solo per un giorno. Questo consente a un uomo e a una donna di mostrarsi insieme in pubblico o addirittura di avere rapporti sessuali legali, creando una forma di unione provvisoria, approvata dal Corano.

Il finale non te lo svelo ( anche se si sa… ) ma ti lascio con questo passaggio

Ho bisogno di lui per il semplice fatto che lo adoro, perché la sua compagnia mi dà gioia e conforto e perché, come disse una volta il nonno di un’amica: «A volte la vita è troppo dura per affrontarla da soli, altre volte troppo bella per affrontarla da soli».

Il secondo e’ un libro che aspettava nella mia libreria Kindle da tanto tempo e che probabilmente mi ha chiamata ora per controbilanciare la mia parte razionale dopo l’uragano emotivo Gilbert.

Un libro sul Tempo. Scritto da un fisicoCarlo Rovelli, ma pensato non solo per fisici.

Certo non è una lettura facilissima ma ho trovato diversi spunti interessanti per la mia vita.

Nella consapevolezza antica dell’umanità, il tempo era innanzitutto il conto dei giorni. Aristotele è il primo di cui abbiamo conoscenza che si è posto il problema di cosa sia il tempo, ed è arrivato a questa conclusione: il tempo è la misura del cambiamento.

Dopo aver esposto le teorie di Newtoned Eistein l’autore arriva alla meccanica quantistica e ci dice che:

Il tempo non è unico: c’è una durata diversa per ogni traiettoria; passa a ritmi diversi secondo il luogo e secondo la velocità. Non è orientato: la differenza fra passato e futuro non c’è nelle equazioni elementari del mondo, è un aspetto contingente che appare quando guardiamo le cose trascurando i dettagli…”

In pratica: Il mondo e’ cambiamento, le cose non “sono” ma accadono.

Il mondo non è un insieme di cose, è un insieme di eventi, o, meglio , una rete di eventi.

Capire noi stessi significa riflettere sul tempo.

Ma capire il tempo significa riflettere su noi stessi.

Qui ed ora non ci sono passato e futuro. Dove sono? La conclusione di Agostino: sono in noi.

È nella mia mente, allora, che misuro il tempo.

E cominciamo a vedere che il tempo siamo noi.

Siamo questo spazio, questa radura aperta dalle tracce della memoria dentro le connessioni dei nostri neuroni.

Siamo memoria.

Siamo nostalgia.

Siamo anelito verso un futuro che non verra’.

Questo spazio che viene cosi’ aperto dalla memoria e dall’ anticipazione e’ il tempo, che forse talvolta ci angoscia, ma che alla fine e’ un dono.

Un miracolo prezioso che il gioco infinito delle combinazioni ha aperto per noi.

L’ordine del tempo, C. Rovelli

Il terzo e’ un breve libro scritto da A. Jodorosky.

Lettura facile e veloce, nonostante il tema impegnativo.

Sei storielle, un racconto Indu’ ed una storia Sufi.

Inizia cosi’.

Da ognuna trae un insegnamento.

  • badare all’essenza, non sprecare energie in lotte e discussioni inutili.
  • i principali ingredienti di qualsiasi realizzazione sono la pazienza e la perseveranza.
  • “una grande fortuna” come “un elevato livello di Coscienza” possiamo ottenerla concentrando l’attenzione, le forze e la fede su di un unico scopo.
  • Impara a chiedere offrendo.
  • non criticare e a non disprezzare l’altro, perché in tal modo riusciremmo soltanto a rafforzare le sue difese.
  • andare avanti guardando verso la positività che ci offre il futuro, invece di camminare all’ indietro verso la meta liberandoci della negatività del passato

Introduce poi il concetto di santita’ civile, lo declina al maschile ed al femminile, e ne elenca le principali caratteristiche.

Te le riassumo con questa citazione.

Al risveglio, considera un regalo meraviglioso essere ancora al mondo. Accetta con immenso piacere la propria esistenza e quella degli altri. Evita le distruzioni inutili e dedica i suoi sforzi a costruire giardini, siano essi materiali o spirituali. Non teme di abbandonarsi alla follia divina che è la gioia di vivere.

La gioia di invecchiare, A. J.

Una lettura breve ma densa, come puoi vedere.

Infine, il quarto libro, una ri-lettura.

Ispirata dalla amica Manuela ho ripreso in mano L’Alchimista, di Coelho.

Lo avevo letto piu’ di vent’anni fa’. Ricordavo poco, devo essere sincera.

E’ un libro ricco di insegnamenti che possono essere colti a livelli diversi di coscienza , in base allo stato d’animo e di consapevolezza che si ha al momento della lettura.

Non credo serva che te lo racconti, e’ stra famoso e stra venduto. Te lo consiglio sicuramente.

Ti lascio con una delle frasi che piu’ mi sono risuonate.

Per ogni uomo sulla faccia della terra c’è un tesoro che lo aspetta, disse il cuore. Noi, i cuori, ne parliamo poco di questi tesori, perche’ gli uomini, ormai, non vogliono piu’ trovarli.

Ne parliamo soltanto ai bambini.

Poi lasciamo che la vita indirizzi ciascuno verso il proprio destino…

L’Alchimista, C.

Come vedi questo mese, anche per le letture, sono stata guidata dal caos. Almeno in apparenza.

Riflettendoci meglio ho capito che quattro aspetti di me, quattro situazioni di vita, grazie a queste letture, hanno chiesto ed ottenuto la mia attenzione. E’ qualcosa di magico. Non credi anche tu?

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