Dicembre, ultimo mese di un anno davvero intenso, anche per le tante letture profonde ed interessanti che mi ha portato.
Ho scelto di leggere solo un libro e utilizzare il tempo che solitamente dedico alla lettura la sera, prima di dormire, alla rilettura di testi sapienziali. In pratica: ho coccolato la mia Anima. Un’abitudine che non credo cambiero’ nel 2020.
Ma veniamo a lui.
Consigliato da un amico speciale tratta un argomento assolutamente nuovo, almeno per me. Il Transurfing.
L’autore e’ Vladim Zelan un russo, esperto di fisica quantistica, che nell’ unica intervista rilasciata dichiara di non essere assolutamente un maestro spirituale votato al proselitismo, ma solo una persona fortunata che ha reso disponibile a tutti un approccio testato personalmente.
“Se solo avessi conosciuto il Transurfing venticinque anni fa – ammette – la mia vita sarebbe stata completamente diversa, più facile e corretta. Ma in questo caso non avrei potuto scrivere questi libri.”
Vladim Zelan
Scritto in modo semplice e molto energico, adotta la tecnica della ripetizione: spiega i concetti in maniera martellante, ripetendoli piu’ e piu’ volte, per facilitare lettore.
Ma tranquillo, la parte difficile non è tanto comprenderli ma “capirli” e metterli poi in pratica!
Mi e’ piaciuto il suo proporre degli algoritmi* ( li chiama cosi’ ) per affrontare le diverse situazioni della vita, mi e’ piaciuto molto anche il concetto di “Beneficio”
“ … dovrete introdurre nelle vostre abitudini un semplice principio: trovare beneficio in ogni cosa … trarre beneficio da qualsiasi situazione sfortunata e in generale da un qualsiasi evento che susciti una vostra benché minima avversione.
Ponetevi questo fine: trarre beneficio…
È tutto molto semplice: ottenete quello che scegliete … quale beneficio si potrebbe trarre da questa situazione? … se ci si lascia guidare dal principio del beneficio che si può trarre da una situazione, nella vita gli eventi perniciosi diventeranno sempre di meno “.
Tafti, la sacerdotessa. Camminando dal vivo in un film.
In realtà, secondo l’autore, le cose per noi non funzionano perché non agiamo secondo la nostra volontà, ma siamo guidati da una “sceneggiatura”. Non solo: non funzionano perché non sappiamo agire in modo tale che tutto funzioni. Invece di impostare la realtà sulla pellicola del futuro imminente, combattiamo con la realtà del fotogramma corrente.
La realtà è ciò che non è mai stato e non sarà mai, ma solo è: una sola volta e adesso.
La realtà esiste solo per il fatto che è già avvenuta.
Non possiamo cambiare ciò che si è già compiuto anche se è proprio quello che tentiamo di fare, perché tutto ciò che ci circonda è ciò che si è compiuto. Per cambiare la pellicola del film bisogna svegliarsi e prendere vita in essa. Tafti ci dice come fare!
Una lettura davvero interessante. Se senti che l’argomento ti risuona te la consiglio, puo’ essere considerato un’aggiunta alla teoria del Trunsurfing, una sorta di approfondimento.
* ( Principali algoritmi proposti da Tafti: Algoritmo di Illuminazione del Fotogramma, Algoritmo del movimento-passeggiata, Algoritmo del Risveglio e Illuminazione, Algoritmo del beneficio, Algoritmo per vigilare l’Attenzione, Algoritmo per gestire la treccina, Algoritmo specifico dell’Immagine, Algoritmo per il Riflesso, … )
[ Se ti sporge la domanda, legittima, del perche’ di tutti questi algoritmi, Tafti li considera un aiuto importante per creare delle nuove abitudini perche’, come ben sappiamo , le abitudini ci governano. In uno stato inconscio per noi lavorano le nostre vecchie abitudini. E’ quindi importante cercare di sostituirne alcune. Ad esempio
- l’abitudine di volere con l’abitudine di dare
- l’abitudine di rifutare con l’abitudine di accettare
- l’abitudine di addormentarsi con quella di svegliarsi
L’abitudine piu’ utile: non volere qualcosa dalla realta’ ma impostare la realta’. E mi fermo qui.