Io e Ashrak, Cinzia Pedrani

Non Esiste un Modo Solo

Non esiste un modo solo, un modo unico, giusto in assoluto, di portare a termine qualcosa.

Non esiste un modo solo di fare accoglienza.

Oggi parto da qui, da questa mia consapevolezza che devo, in gran parte, proprio al mio lavoro di Host a I Due Noci.

Ospitando gente proveniente da tutto il mondo mi sono presto resa conto che non esiste un modo “giusto” ed unico di fare colazione, di educare i figli, di vestirsi, di amarsi, di relazionarsi … esistono culture diverse, modi di pensare, agire, parlare, mangiare e viaggiare diversi che portano comunque a dei buoni o addirittura ottimi risultati.

Pur essendo, appunto, diversi.

Diversi da quello che normalmente faccio io, mangio io, penso io.

Sono rientrata da pochi giorni da un bel viaggio in India, un paese meraviglioso, ricco di contraddizioni e non certo “facile” da vivere. E’ stato il mio secondo viaggio in questa terra incredibile e questo mi ha sicuramente permesso di godermi un po’ di piu’ l’ “indian style”.

A differenza della volta precedente, ho partecipato ad un workshop di yoga residenziale, quindi un solo luogo per due intere settimane.

Un paese, Varkala, ed un Hotel o, meglio Hometel In.

Come ti raccontavo nel post Da Host A Guest

Un Host non smette mai di essere Host.

Io per prima.

da Host a Guest

In queste due settimane ho potuto vedere da vicino il lavoro di Ashrak, il proprietario e gestore della struttura. E’ la sua prima stagione da proprietario e il nostro il primo gruppo ( 10 persone, italiane, di eta’ molto diversa tra loro ) yoga ospitato con formula mezza pensione.

Non e’ stato facile per lui gestirci, molti di noi erano alla prima esperienza in india e quindi, seppur yogici nei modi, molto in difficolta’. Non voglio ora fare un trattato sull’ospitalita’ indiana ma vorrei condividere con te tre insegnamenti preziosi che ho colto nell’ospitalita’ di Ashrak.

Metterci il Cuore fa la differenza

Tu non sai quanta! Ashrak ha sicuramente questa caratteristica: non possiede una grande esperienza, non e’ un super “professionista” ma mette il cuore, e tanto, in tutto quello che fa. E ti assicuro che questa cosa arriva ai suoi ospiti, forte e chiara, tanto che, anche davanti a mancanze o disservizi, nessuno si arrabbiava o faceva scenate : tutti mostravano invece una grande disponibilita’ e comprensione.

Puoi sempre recuperare, o almeno provarci.

Dieci italiani da gestire a tavola non son certo facili, soprattutto in India ( vedi: attrezzature decisamente basiche e tempi di servizio … geologici) . E’ successo che qualche pasto non fosse all’altezza delle aspettative. Anche in questo caso Ashrak, uomo di cuore, attento agli stati d’animo dei suoi ospiti non ha perso tempo in chiacchiere ma ha trovato un modo, tutto suo, per recuperare. E devo dirti che ha colpito nel segno. Un dolce inaspettato al pasto successivo, una serata musicale nella quale si e’ messo in gioco in prima persona, una cura maggiore nell’apparecchiare … piccole grandi cose che, messe in pratica prima della partenza, gli hanno permesso di recuperare alla grande e raggiungere il suo obiettivo. Ospiti soddisfatti.

Fatto é meglio di Perfetto.

In questo gli indiani son dei veri maestri. Riescono comunque a risolverti un problema, qualunque esso sia, partendo da quello che hanno a disposizione in quel momento. La perfezione qui proprio non sanno cosa sia e nemmeno la rigidita’ che spesso accompagna il nostro cercare di essere perfetti. Una rigidita’ che rischia di ingabbiarci. Ashrak e i suoi collaboratori non corrono certo questo rischio ma affrontano gli imprevisti o le richieste “originali” degli ospiti senza stress ( altra cosa che in India non esiste ): trovano un modo per darti quello che chiedi pensando fuori dagli schemi e soprattutto senza una idea di come andrebbe fatto.

Ashrak ed il suo poco ortodosso gruppo di collaboratori alla fine mi hanno conquistata, ci siam salutati con un grande abbraccio e son ben felice di raccontarti di loro e della loro accoglienza.

Poi vedi tu se seguire il loro esempio, ma credimi: se funziona in India con ospiti italiani val la pena provarci.

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